FUORI DAL SILENZIO

“Fuori dal silenzio”  è un progetto di Teatrodistinto, realizzato in collaborazione con l’attore e conduttore David Meden grazie al contributo della Fondazione SOCIAL, che ha sostenuto, seguito e finanziato il lavoro.

Si è svolto all’interno della Casa Circondariale di Alessandria attraverso una serie di incontri settimanali rivolti ai detenuti, per dare voce e spazio alla loro emotività e ai loro vissuti più profondi.

Obiettivo fondamentale del percorso era fornire loro la possibilità di sperimentare un primo approccio con l’espressività e la creazione scenica, liberi dalla pressione di dover la realizzare uno spettacolo o di una prova finale aperta al pubblico, ma focalizzandoci invece su una fase preliminare di esplorazione e scoperta, in cui abbiamo lavorato sull’ascolto, il ritmo, lo spazio, la relazione con l’altro e il rapporto con il proprio immaginario interiore e quello di chi ci guarda e ci ascolta.

Per la natura stessa della Casa Circondariale, ad ogni incontro la composizione del gruppo in parte cambiava, rendendo da un lato più complesso riuscire a tenere un filo conduttore che ci accompagnasse dall’inizio alla fine, ma arricchendo dall’altra parte ogni volta di nuovi stimoli le proposte che i detenuti stessi facevano e che diventavano materiale per i nostri incontri.

Superata l’inevitabile diffidenza iniziale rispetto ad alcuni stimoli proposti, tutti i detenuti hanno compreso dal profondo il senso lavoro cui insieme stavamo dando vita e hanno dimostrato una partecipazione totale, che ci ha permesso di arrivare a toccare anche delle corde intime e profonde.

Sono emersi allora i temi e le immagini che ci hanno accompagnato fino alle fine: il bisogno di vicinanza e condivisione, la paura della solitudine, la nostalgia e i ricordi dei momenti in famiglia tutti insieme intorno alla stessa tavola, il sogno di un futuro in cui poter diventare delle persone migliori e, non ultimo, i colori, i suoni e gli odori della propria terra di origine, che se per alcuni è un ricordo ormai lontano, per tutti rappresenta un porto sicuro in cui ritornare con la propria immaginazione nei momenti di difficoltà.

La fiducia ricevuta dai partecipanti e dal personale dal carcere stesso, i temi emersi, l’intensa e vibrante partecipazione, ci hanno spinti al desiderio di ampliare i confini del percorso proposto per compiere un passo ulteriore verso l’idea stessa di partenza e spingerci FUORI DAL SILENZIO.